Secondo la psicologia dello sviluppo CRESCERE è di per sé un atto aggressivo. Infatti AGGRESSIVITA' significa "vado verso" ed è spesso associata alla rabbia perché quest'ultima è l'emozione che ci segnala uno STOP nel nostro cammino. La rabbia è un’emozione e come tale ha sempre SENSO. E' diversa dai comportamenti messi in atto per esprimerla, che invece possono essere adeguati o inadeguati. È un meccanismo di PROTEZIONE che ci segnala che qualcosa non va come vorremmo. Essa esprime ingiustizia, insoddisfazione, frustrazione. Alla base c’è quindi un DOLORE. Se non ascoltata, ci fa sentire BLOCCATI, disarmati, impotenti ed essa uscirà comunque in altre forme meno adeguate. Come tutte le emozioni, anche la rabbia, se viene ascoltata e presa in considerazione, ci LIBERA e poi se ne va per lasciare spazio a qualcosa di NUOVO. Come si può fare per gestire la rabbia ed evitare che essa sfoci in agiti inadeguati? Prima di tutto RICONOSCI di essere arrabbiato! Poi puoi respirare, prendere una pausa, allontanarti dalla situazione anche mentalmente, sfogarti con una attività fisica... per fermarti dal REAGIRE. Ascoltare la rabbia, nostra o altrui, può essere utile per EVOLVERE, perché permette di cercare un modo diverso per affrontare i nostri problemi. --> Pensa a una situazione dove hai provato rabbia. Se dovessi descrivere quella esperienza, che parole useresti? Completa la frase: "sono arrabbiato perchè..." Prova a distinguere tra ciò che ha stimolato la tua rabbia (situazione/persona) e la CAUSA della TUA rabbia (sei tu il responsabile dei tuoi stati mentali!). Ascoltala e dai voce ai PENSIERI che ti fanno arrabbiare. Riconosci alla rabbia il ruolo di campanello di allarme: quale BISOGNO non è stato ascoltato?A quale bisogno non ascoltato sono connessi quei pensieri? Non possiamo negare, zittire o annullare la nostra rabbia, ma possiamo imparare a conoscerla e a esprimerla in modo più efficace. --> Riguarda la frase che hai scritto prima, come potresti tradurla per esplicitare il tuo bisogno insoddisfatto? Completa la frase: "avevo bisogno che ...." Prova a trovare possibili SOLUZIONI per risolvere il problema (o per accettare la situazione se non è in tuo potere modificarla). Chiediti che cosa PUOI FARE TU per superare la situazione, cosa puoi cambiare, cosa è in tuo potere fare per soddisfare il tuo bisogno. Spesso siamo spaventati dalla rabbia e dalle sue manifestazioni, dimenticando che la rabbia, come tutte le emozioni, ha un inizio, una evoluzione e una fine. Abbiamo solo bisogno di arrabbiarci più volte nel modo sbagliato per poter imparare ad arrabbiarci nel modo più efficace. --> Ripensa all'esperienza in cui hai provato rabbia: riesci a trovare un insegnamento, un aspetto di novità nella conoscenza di te che è emerso grazie a quella esperienza? Completa la frase: "Grazie a questa situazione ho scoperto..." E' normale sentirsi arrabbiati, la rabbia è una emozione che proviamo tutti. Ma quando sentiamo che questa emozione si sta impossessando di noi, quando diventa difficile da gestire, quando ci fa esplodere senza capacità di controllo, può essere il sintomo di un sofferenza più profonda. In questi casi, puoi chiedere l'aiuto di un esperto per dare spazio e ascolto a quel dolore e recuperare il controllo della tua vita. La parola chiave legata al tema della rabbia è: RESPONSABILITA' Responsabilità significa abilità di dare risposte, cioè sapere che le nostre azioni possono avere determinati effetti. Richiede SENSO DI REALTA’, per capire cosa va fatto e cosa va evitato. E’ diverso dalla COLPA perché è esente da meriti, punizioni, giustizia, giudizio. Prendersi o attribuire all'esterno la colpa non aiuta a sentirsi attivi nelle proprie azioni, ma può avere l'effetto di sminuire se stessi ("E' colpa mia, sbaglio sempre!") o di decolpevolizzarsi ("E' colpa degli altri se non ottengo ciò che voglio"). In entrambi i casi, ci si pone in una posizione di impotenza e passività. La responsabilità, invece, permette di avere POTERE PERSONALE e controllo su di sé e sulle proprie scelte, per sentirsi capaci di agire. La citazione qui sopra va proprio in questa direzione: quando non otteniamo ciò che vogliamo, ciò di cui abbiamo bisogno, abbiamo due possibilità: restare nell'insoddisfazione, attribuendo la colpa all'esterno, oppure prendere la responsabilità delle nostre scelte e cambiare direzione. “Bisogna che ognuno di noi si assuma la responsabilità. Non possiamo cambiare le circostanze, le stagioni o come soffia il vento, ma possiamo cambiare noi stessi. E’ qualcosa che dobbiamo riuscire a fare “. J. Rohn Il libro “che rabbia!” di solito lo consiglio ai genitori, più che ai bambini, per comprendere che a volte, per far andare via la rabbia bisogna guardare cosa c’è sotto, senza farsi prendere dall’ansia o dalla fretta, che generalmente porta ad attivare un’escalation simmetrica poco produttiva. E' un allenamento alla pazienza!
Il cortometraggio “Lou” va sulla stessa lunghezza d’onda, cioè racconta che la rabbia ha spesso un origine di dolore. Solo nel momento in cui si ascolta quel dolore, essa non ha più motivo di esistere. Lo puoi trovare qui: https://www.youtube.com/watch?v=8hgNwjTLMRw
1 Commento
17/11/2022 12:28:55
Cultural what cup out seem keep.
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AutoreSono Anna Gigliarano, psicologa psicoterapeuta sistemica. Categorie
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