"La psicoterapia fa per me?"
Sì, se stai vivendo un blocco emotivo, un malessere nelle relazioni o una condizione esistenziale che ti impedisce di svolgere una vita completa ed appagante e che limita in modo significativo la capacità di utilizzare appieno le tue risorse e capacità.
Sì, se in questo periodo tu o il tuo sistema (coppia o famiglia):
- state vivendo un disagio in qualche area della vostra vita (familiare, di coppia, amicale, scolastico, lavorativo),
- avete vissuto esperienze a forte impatto emotivo (incidenti, malattie, lutti, perdite, separazioni),
- state vivendo blocchi nel percorso di crescita e autorealizzazione (crisi esistenziali, crisi evolutive, scarsa stima di sé, insicurezza)
- manifestate sintomatologie a diversi livelli (psico-somatico, emotivo, cognitivo, comportamentale).
Sì se senti che è arrivato il momento di fare qualcosa per cambiare e se hai la voglia di metterti in gioco e riprendere in mano la tua vita.
Sì, se in questo periodo tu o il tuo sistema (coppia o famiglia):
- state vivendo un disagio in qualche area della vostra vita (familiare, di coppia, amicale, scolastico, lavorativo),
- avete vissuto esperienze a forte impatto emotivo (incidenti, malattie, lutti, perdite, separazioni),
- state vivendo blocchi nel percorso di crescita e autorealizzazione (crisi esistenziali, crisi evolutive, scarsa stima di sé, insicurezza)
- manifestate sintomatologie a diversi livelli (psico-somatico, emotivo, cognitivo, comportamentale).
Sì se senti che è arrivato il momento di fare qualcosa per cambiare e se hai la voglia di metterti in gioco e riprendere in mano la tua vita.
Quali obiettivi ha una psicoterapia?
La psicoterapia può essere una grande opportunità di crescita. Aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio modo di essere e di funzionare, individuando quei pensieri, comportamenti e vissuti automatici che ci portano a dare significato alla realtà, ma che possono limitare il modo di rapportarsi con noi stessi, gli altri e la vita.
Da qui, poi, si sperimentano nuove forme di sé per poter superare i problemi e per potersi muovere coraggiosamente verso la propria autentica realizzazione personale, affettiva, sociale e lavorativa.
La stanza di terapia è innanzitutto uno spazio di ascolto e di accoglienza delle nostre parti più fragili e sofferenti. Il terapeuta ha un atteggiamento di ascolto non giudicante, perché il suo compito è quello di favorire l'espressione delle varie parti del Sè e di accompagnare le persone alla loro comprensione ed integrazione.
La finalità del percorso terapeutico è quella di far emergere le risorse interne al sistema per poter evolvere, sentendosi autonomi, capaci e in grado di gestire le relazioni e i contesti significativi.
Da qui, poi, si sperimentano nuove forme di sé per poter superare i problemi e per potersi muovere coraggiosamente verso la propria autentica realizzazione personale, affettiva, sociale e lavorativa.
La stanza di terapia è innanzitutto uno spazio di ascolto e di accoglienza delle nostre parti più fragili e sofferenti. Il terapeuta ha un atteggiamento di ascolto non giudicante, perché il suo compito è quello di favorire l'espressione delle varie parti del Sè e di accompagnare le persone alla loro comprensione ed integrazione.
La finalità del percorso terapeutico è quella di far emergere le risorse interne al sistema per poter evolvere, sentendosi autonomi, capaci e in grado di gestire le relazioni e i contesti significativi.
Per chi è la psicoterapia?
La psicoterapia è un percorso utile per bambini, adolescenti e adulti, con metodologie e finalità differenti in base all'età e alla problematica, per riuscire a recuperare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità per affrontare le sfide della vita.
Il setting viene definito in base al processo di cura. Esso dovrà essere abitato da risorse utili per la persona o dovrà essere un contesto nel quale la persona riesca ad accedere alle sue risorse e competenze e acquisire il controllo dei successi sperimentati.
Le terapie potranno essere individuali, di coppia o familiari a seconda del tipo di richiesta e di utilità per l’obiettivo che si vuole raggiungere.
Anche nelle terapie individuali lo sguardo sarà di tipo sistemico, cioè orientato alle relazioni significative per la persona e che possono avere un’influenza sulla sofferenza e sul processo di cura.
Per capire meglio l'utilità di un percorso psicologico, guarda qui alcuni miti da sfatare sulla figura dello psicologo.
Il setting viene definito in base al processo di cura. Esso dovrà essere abitato da risorse utili per la persona o dovrà essere un contesto nel quale la persona riesca ad accedere alle sue risorse e competenze e acquisire il controllo dei successi sperimentati.
Le terapie potranno essere individuali, di coppia o familiari a seconda del tipo di richiesta e di utilità per l’obiettivo che si vuole raggiungere.
Anche nelle terapie individuali lo sguardo sarà di tipo sistemico, cioè orientato alle relazioni significative per la persona e che possono avere un’influenza sulla sofferenza e sul processo di cura.
Per capire meglio l'utilità di un percorso psicologico, guarda qui alcuni miti da sfatare sulla figura dello psicologo.
Cosa si fa in psicoterapia?
L’approccio a cui faccio riferimento è quello della terapia sistemica e socio-costruzionista.
Secondo questo approccio, il lavoro terapeutico si focalizza principalmente sui processi che hanno generato il problema e che lo alimentano nel "qui e ora", al fine di costruire e attivare le risorse per farvi fronte. Si concentra dunque prevalentemente sul presente, dando senso in quest’ottica anche al passato e al futuro.
La seduta deve poter essere uno spazio di “allenamento” per la vita quotidiana della persona, quindi ciò che accade in seduta deve poter essere utile e avere degli effetti “fuori”. Per fare questo, si utilizzano strumenti presi dall’approccio sistemico ma anche da altri approcci terapeutici, con una integrazione finalizzata all’elaborazione dei vissuti emotivi e delle esperienze significative del passato, alla consapevolezza dei propri pregiudizi e delle proprie ricorsività e alla generazione di nuovi punti di vista e stati emotivi che facilitino il processo generativo e di cambiamento.
Le tecniche utilizzate per poter svolgere il lavoro terapeutico sono di tipo conversazionale, ma anche narrative e interattive, ponendo l’attenzione sulle azioni dentro e fuori la terapia.
Nello specifico, vengono utilizzate:
Se vuoi saperne di più, contattami per un primo colloquio conoscitivo.
Secondo questo approccio, il lavoro terapeutico si focalizza principalmente sui processi che hanno generato il problema e che lo alimentano nel "qui e ora", al fine di costruire e attivare le risorse per farvi fronte. Si concentra dunque prevalentemente sul presente, dando senso in quest’ottica anche al passato e al futuro.
La seduta deve poter essere uno spazio di “allenamento” per la vita quotidiana della persona, quindi ciò che accade in seduta deve poter essere utile e avere degli effetti “fuori”. Per fare questo, si utilizzano strumenti presi dall’approccio sistemico ma anche da altri approcci terapeutici, con una integrazione finalizzata all’elaborazione dei vissuti emotivi e delle esperienze significative del passato, alla consapevolezza dei propri pregiudizi e delle proprie ricorsività e alla generazione di nuovi punti di vista e stati emotivi che facilitino il processo generativo e di cambiamento.
Le tecniche utilizzate per poter svolgere il lavoro terapeutico sono di tipo conversazionale, ma anche narrative e interattive, ponendo l’attenzione sulle azioni dentro e fuori la terapia.
Nello specifico, vengono utilizzate:
- tecniche espressive e psico-corporee, che permettono di entrare in contatto con la propria sfera emotiva;
- tecniche narrative, che permettono di far emergere e dare senso ai propri vissuti e alle proprie premesse;
- Compiti a casa, per portare “fuori” ciò che emerge in seduta e permettono alle persone di sentirsi padrone ed esperte del loro processo di cambiamento.
Se vuoi saperne di più, contattami per un primo colloquio conoscitivo.